Troverete il programma delle escursioni con le racchette da neve alla pagina " ESCURSIONI "
RACCHETTE DA NEVE MODERNE CON TELAIO IN ALLUMINIO
Le racchette moderne sono realizzate con uno stampo in plastica, oppure dispongono di un telaio in alluminio con superficie d'appoggio in neoprene o poliuretano. Sono dotate di attacchi snodabili che permettono una camminata naturale, in alcuni modelli lo snodo può essere regolato a seconda del terreno da percorrere. Ci sono delle racchette con alzatacco che permette di ridurre lo sforzo su ripide salite, oppure regolabili nella lunghezza mediante una prolunga adattabile al tipo di terreno ed innevamento. Quasi tutte hanno sotto l'attacco dei ramponi fissi più o meno larghi, in corrispondenza della punta degli scarponi e del calcagno, che agevolano la tenuta su neve più o meno dura o ghiacciata. I costi delle racchette variano da 60 euro, per il modello più semplice a fagiolo in legno o alluminio, 100/160 euro per i modelli più tecnici/professionali. La scelta del tipo di racchette dipende da alcuni fattori importanti: la frequenza d'utilizzo, il rapporto peso corporeo e dimensione della racchetta, gli itinerari che si intendono percorrere con neve più/meno profonda e terreno per lo più pianeggiante si usano racchette lunghe, in terreno ripido racchette corte.
TIPI DI RACCHETTE
I
modelli principali sono sostanzialmente tre:
FAGIOLI: sono le racchette tradizionali di vecchia concezione, semplici ed economiche. La struttura esterna è in legno o alluminio e la superficie d'appoggio è realizzata con cordini intrecciati, la scarpa viene fissata con fettucce.
CANADESI: sono racchette più grandi, fino a una metro di lunghezza, e sono spesso dotate di coda (molto utilizzate nei paesi scandinavi). Nonostante siano ingombranti sono ottime per nevi profonde dotate di vari sistemi di fissaggio. Non sono molto indicate per percorsi ripidi e neve dura, perciò sulle nostre Alpi non sono molto indicate.
MODERNE: la forma è intermedia tra le due precedenti e sono realizzate in plastica o alluminio con attacchi molto tecnici di ultima generazione, risultano adatte anche per terreni ripidi.
GLI ACCESSORI
Un accessorio indispensabile delle racchette da neve sono i bastoncini da sci telescopici o da Nordic Walking, che possono essere adattati in lunghezza al tipo di terreno ed al proprio stile. Servono a migliorare l'equilibrio, il ritmo e la progressione. Per calzare le racchette da neve non sono necessarie scarpe particolari: dei buoni scarponi impermeabili da montagna vanno bene.
E' importante sottolineare che andare in montagna d'inverno senza l'aiuto di una guida può essere rischiosa se non si hanno le conoscenze sufficienti del territorio. Ci si muove in montagna, talvolta in alta quota, il clima può cambiare rapidamente. Il pericolo più grande è quello delle valanghe. Chi ha intenzione di fare escursioni senza l'ausilio di una guida deve avere una serie di conoscenze: deve saper leggere una cartina topografica, usare altimetro e bussola; deve informarsi sulle condizioni meteo e saper pianificare la gita in base alle proprie capacità avere con se un discreto equipaggiamento adatto alla stagione invernale. L'itinerario possibilmente va sempre preparato in anticipo. Se va in zone a rischio deve avere con se e saper usare l'Arva, l'apparecchio rice-trasmiettente che facilita la ricerca dell'eventuale travolto, da usare sempre in abbinamento con pala (scavo) e sondino (ricerca).
A CHI È CONSIGLIATO L'USO DELLE RACCHETTE?
Camminare con le racchette da neve non è altro che la prosecuzione dell'escursionismo estivo. Su percorsi facili e sicuri è un'attività alla portata di tutti, anche dei bambini di 8-10 anni.
Allacciati gli attacchi, l'avventura può avere inizio per andare alla scoperta di un modo straordinario di vivere la montagna d'inverno. Se ci si limita a percorsi semplici le racchette da neve non richiedono una conoscenza tecnica particolare. Si dice che "Se sai camminare, sai andare con le racchette". Non è necessario salire a grandi quote per godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per vivere la straordinaria esperienza della natura ammantata di bianco.
Le racchette da neve (o ciaspole) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il galleggiamento. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile. Il nome "ciaspole" è un termine del dialetto noneso (val di Non); è entrato nel linguaggio comune dopo il successo de "La Ciaspolada".
ATTREZZATURA DA PREVEDERE
- Racchette da neve e bastoncini possibilmente telescopici.
- Scarponi a collo alto e impermeabili.
- Vestiti caldi e comodi, contro l'umidità e per permettere alla pelle di respirare.
- Guanti, berretto, occhiali, crema solare.
- Una borraccia di the caldo e un pasto leggero sempre pronto per una breve pausa.
1. Le racchette
da neve (ciaspole) si differenziano, a volte, in sinistra e destra per forma ed
allacciatura. Il sistema di aggancio alla calzatura può essere costituito da
cinghie anteriori e posteriori o da una attacco rapido del tipo sci o rampone. Nel caso della coppia di cinghie, le
fibbie di chiusura devono sempre essere esterne.
2. Pedule o scarpe da trekking a collo alto e naturalmente impermeabili sono le calzature ideali per indossare le racchette da neve per escursioni brevi e facili, mentre per percorsi più impegnativi è consigliabile uno scarpone da montagna.
3. La scarpa va inserita nell'attacco in modo tale che la punta del piede sia sopra il puntale, quindi va fissata stringendo la cinghia anteriore. Il tacco della scarpa deve collocarsi al centro della racchetta e va fissato con le cinghie o i ganci posteriori.
4. I bastoncini possono essere quelli comunemente usati per la pratica dello sci. E' possibile impiegare quelli telescopici da trekking con l'accorgimento di utilizzare dischetti più larghi per limitare l'affondamento nella neve.
L'ATTIVITÀ IDEALE ALLA SCOPERTA DELLA MONTAGNA INVERNALE
Vi piace camminare? Allora potete partire per una escursione o passeggiata con le racchette... tranquilli non è difficile in più è anche molto divertente e salutare.... imparerete molto presto a sollevare bene i piedi e camminare a papera. Per il resto basta seguire i suggerimenti che l’Accompagnatore vi trasmetterà lungo i sentieri, sotto i rami innevati o in fondo ad una valle, potrete giocate con l'eco, respirare a pieni polmoni l'aria gelata che sa di abete... e lasciarvi cadere nella neve, con la possibilità di avvistare camosci, caprioli e perché no anche la pernice bianca. Attività economica e divertente particolarmente adatta a chi vuole immergersi nella natura per scoprire l'ambiente della montagna invernale e l'atmosfera dei piccoli borghi isolati. Oltre a poter godere di panorami e scorci eccezionali durante l’escursione, si effettua anche un validissimo allenamento. Si può praticare a qualsiasi età, adattando il ritmo al proprio passo.
Se seguite uno degli itinerari propositi, ricordate di essere sempre prudenti: l’attività si svolge in luoghi di media-alta montagna, quindi non partite mai da soli, comunicate il vostro itinerario e rispettate le regole di buon senso e prudenza. Per organizzare gite e avvicinarsi al mondo delle racchette, affidatevi ai professionisti della montagna.
USO DEL TELEVATOR
Per i modelli che dispongono di questo dispositivo, quando si sale su terreni ripidi, sollevare la linguetta del Televator per riportarlo a battuta sulla piattaforma. Non utilizzare il Televator su terreni piani, in discesa o su leggere pendenze in salita (< 20 gradi).
CODE DI GALLEGGIAMENTO
Le code di galleggiamento permettono di modificare il livello di galleggiamento delle racchette in base alle diverse condizioni della neve. Il galleggiamento che le code offrono è impareggiabile con neve fresca o quando si trasportano carichi pesanti su neve alta. Su neve fresca, basta rimuove le code per avere una racchetta da neve più leggera, più corta e più manovrabile.
UTILIZZO DELLE RACCHETTE SU FORTI PENDENZE
Le racchette da neve offrono numerose caratteristiche di miglioramento della trazione: lame di trazione, ramponi, un sistema di frenaggio multi - punto stampato a iniezione che permettono di usare una serie di tecniche per migliorare la prestazione e il livello di confort su forti pendenze. Per migliorare la trazione dell’arrampicata si usa la tecnica a spina di pesce: 1. Arrampicare con i piedi rivolti verso l’esterno (punte in fuori), 2. Posare il piede saldamente facendo in modo che i ramponi e le intelaiature a trazione siano ben piantati nella neve, 3. Arrampicare mantenendo il peso del corpo al centro delle racchette da neve.
UTILIZZO DELLE RACCHETTE SU TERRENI RIPIDI
Per migliorare la trazione dell’arrampicata e della discesa. Tecnica a scaletta: 1. Mantenere il busto eretto e rivolto a monte, 2. Arrampicare mantenendo le racchette perpendicolari rispetto alla pendenza, 3. Posare il piede saldamente facendo in modo che i ramponi e le lame di trazione siano ben piantati nella neve, 4. Piantare i bastoncini esternamente alle racchette da neve.
MODO DIAGONALE
Le lame di trazione offrono trazione superiore durante le salite in diagonale, un valore aggiunto per l’alpinista che preferisce conservare le energie arrampicandosi in diagonale: 1. Spostarsi diagonalmente lungo il pendio,cambiando direzione di tanto in tanto per raggiungere la meta stabilita, 2. Posare il piede saldamente facendo in modo che i ramponi e le lame di trazione siano ben piantate nella neve.
SUGGERIMENTI
La posizione migliore per infilare le racchette da neve è con un ginocchio piegato in terra, così facendo si ottiene la presa e la leva migliore sulle cinghie di attacco. I bastoncini facilitano le passeggiate con le racchette da neve perché aumentano l’equilibro e la stabilità.
CIASPOLE O RACCHETTE DA NEVE
Pionieri a Okanagan nel 1800 (British Colombia, Canada).
L'evoluzione delle racchette .
A partire dagli anni settanta fino ai nostri tempi vi è stata una costante evoluzione delle racchette da neve. Sono cambiati radicalmente i materiali, l'uso della plastica ha permesso la costruzione di racchette più tecniche, resistenti, leggere ed affidabili, con una minima manutenzione. Oggi ci sono racchette per tutte le esigenze: dalle passeggiate tranquille alle salite estreme in quota.
CHIUNQUE ATTIVI L'ALLARME DEVE:
Fornire il proprio nome, specificare luogo e numero di telefono da cui sta chiamando, precisare dove è accaduto l'incidente, dare indicazione sulle condizioni degli infortunati, non abbandonare per nessun motivo il telefono da cui si è attivato l'allarme.
ARVA (ARTVA), PALA E SONDA
L’articolo 30 della L.R. 2/2009 (modificato con le leggi regionali nr. 7 e n. 22 sempre del 2009) prevede per chi pratica lo sci alpinismo, lo sci fuori pista e le attività escursionistiche (anche con le racchette da neve), l’obbligo di utilizzare (al di fuori delle aree sciabili e fuori da specifici percorsi individuati e segnalati da comuni), appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca. In altre parole, per consentire un idoneo intervento di soccorso, bisogna avere con sé - e ovviamente usare correttamente - quello che in gergo è chiamato “ ARVA”. Com’è noto si tratta del dispositivo elettronico che - indossato correttamente sotto il pile durante le escursioni – trasmette un segnale radio in grado di indicare la posizione in cui si trova la persona che lo porta anche – e soprattutto – se questo si trova disgraziatamente sepolta sotto metri di neve. Un apparecchio del genere (esistono diversi modelli: analogici e digitali, più o meno cari, con caratteristiche differenti pur avendo tutti le funzioni base di trasmissione e ricezione) può costare intorno ai 200 euro, ma sul mercato ce ne sono un po’ per tutte le tasche. Quella che è vista da alcuni come una scocciatura è in realtà una strumentazione utile a salvare la vita in caso di pericolo (a patto che si usi correttamente). In caso di valanga il tempo d’intervento è decisivo. Il primo quarto d’ora è fondamentale per estrarre un travolto da valanga con qualche speranza di trovarlo vivo. Questa norma, motivata dalla necessità di garantire la maggior sicurezza possibile, era stata formulata con le principali associazioni, a partire dal Club Alpino Italiano e dal Soccorso Alpino.
Regione Piemonte - Modifica normativa attività su neve fuori pista.
Questione ARTVA, pala e sonda.
La legge regionale 22 dicembre 2015, n. 26, con l'articolo 53 apporta numerose modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 relativa alle "Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili, dell'impiantistica di risalita e dell'offerta turistica".
Tra l'altro al comma 5 si legge quanto segue:
Il comma 2 dell’articolo 30 della l.r. 2/2009 è sostituito dal seguente:
“2. I soggetti che praticano lo sci alpinismo, lo sci fuori pista e le attività escursionistiche, in ambienti innevati, anche mediante le racchette da neve, al di fuori delle piste e aree, come definite all’articolo 4, comma 2, lettere a), b), c), d), e) e g), di eventuali percorsi individuati e segnalati dai comuni, lo fanno a proprio rischio e pericolo. I medesimi soggetti sono tenuti ad attenersi scrupolosamente alle informazioni che vengono diffuse da enti pubblici o da altri soggetti autorizzati a fornirle ufficialmente, relativamente ai rischi legati allo svolgimento di tale attività e a munirsi laddove, per condizioni climatiche e della neve, sussistono evidenti rischi di valanghe, di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala, sonda da neve per garantire un idoneo intervento di soccorso.”.
Il testo completo è consultabile direttamente sul sito della Regione Piemonte
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