Esclusiva: “la vera storia del Nordic
Walking” intervista a Marko Kantaneva l’inventore del nordic walking.
15 Gennaio 2009 Autore: Fabio Moretti
Oggi vogliamo presentarvi una vera chicca
che noi di Nordic Walking Time siamo riusciti ad avere in esclusiva. Marko
Kantaneva, la persona che ha ideato e sviluppato per primo l’attività del
nordic walking, ci racconta la vera storia della nascita di questa magnifica
disciplina. Quella reale e non quella che velocemente e (a volte volutamente)
in modo parziale è stata raccontata fino ad oggi!
Godetevi l’intervista!
Marko
quali sono le origini del nordic Walking?
Inizialmente una sorta di Nordic Walking era
praticato soltanto dagli sciatori di sci di fondo, in quanto era l’attività
sportiva che gli permetteva di simulare al meglio le tecniche dello sci di
fondo. I fondisti hanno usato quindi il nordic walking come una forma di
allenamento estivo, passeggiavano e correvano per lungo tempo nelle
foreste, su sentieri, su piste e nei
pantani per lo meno dal 1930. I fondisti preferivano al nome Nordic pole
walking quello di “Ski walking”, nome che meglio si adattava alle tecniche
usate da questi sciatori. La tecnica degli sciatori è molto più dinamica ed
aggressiva di quella che usano coloro che praticano il Nordic Pole walking come
forma di allenamento. Lo Ski walking è più simile ad una camminata sportiva con
i bastoncini. Il camminare con i bastoncini, quindi, è stato praticato da
sempre da un gran numero di persone e per un gran numero di ragioni e
situazioni diverse come il trekking. Le istituzioni sanitarie di tutto il mondo
hanno usato alcune forme di nordic pole walking a supporto delle loro procedure
nei trattamenti.
Come
si è arrivati al Nordic Walking moderno?
Il Nordic pole walking nella sua forma attuale
ha iniziato la sua strada su e giù per il mondo partendo dalla Finlandia nella
primavera del 1997. Io avevo già
sviluppato diversi esercizi di Nordic Pole Walking per corsi di gruppo durante i miei studi ed il mio lavoro presso
il Finnish Sports Insititute a Vierumäki, in Finlandia dal 1994 al 1997. Il
nordic pole walking è stata una parte della mia tesi di laurea (1996-1997). E
pensare che a quel tempo questa attività fisica proprio non esisteva! Questo fatto era noto anche al mio esimio
professor Risto Virtanen il quale venne contattato dal direttore generale del
Suomen Latu (The Central Association for Recreational Sports and Outdoor
Activities) Mr. Jantunen che chiese a Risto
di scrivere un articolo su questa secondo lui “pazza attività” e di fornire
qualche foto che mostrasse la tecnica di questa camminata con i bastoncini.
Risto gli rispose che a causa dei sui impegni impellenti non era in grado di
aiutarlo, ma che conosceva qualcuno che sarebbe stato assolutamente in grado di
gestire la sua richiesta.
E a
quel punto cosa successe?
Successivamente ricevetti il contatto da
Risto Virtanen e contattai Mr. Jantunen presentandomi. Mi informai su quali
sarebbero dovuti essere i contenuti dell’articolo. “Sei pagine” disse lui e
così iniziò il progetto scritto. Come compenso per quel lavoro ci accordammo,
in base alle tariffe delle borse di studio, per 1000 Marchi finlandesi ( 170 €)
del tempo con i quali mi pagai parte degli studi. Il testo lo completai
velocemente perchè avevo già studiato l’argomento in relazione all’Istruzione
di educazione fisica del Finnish Sports Institute, come anche durante il corso
di completamento della mia tesi di laurea da insegnante di educazione fisica.
Subito dopo aver spedito il testo ricevetti
un feedback da Mr. JAntunen. “Grazie per il testo. Sarebbe disponibile per
organizzare un foto-reportage a Vierumäki? Io le procurerò alcuni bastoncini
dalla Exel, che potrebbe utilizzare per il servizio”. Ci accordammo per il
giorno e per il luogo delle riprese che fu presso il Finnish Sports Institute a
Vierumäki. Le foto furono fatte in base alle linee guida che avevo suggerito
nella nostra riunione ai membri del Suomen Latu. Dopo la sessione fotografica
andammo a prendere un caffè insieme al product manager della Exel Oyj del tempo
Taisto Manninen.
E fu
proprio da quel caffè che parti tutto?
Si, da quel momento insieme a Taisto
iniziammo entusiasticamente a disegnare il primo vero bastoncino da Nordic
Walking. Il puntale fu oggetto di un preciso lavoro di design. Per me questo era
l’elemento particolare necessario e assolutamente cruciale per il bastoncino da
nordic pole walking. Avevo una quantità di ricordi sgradevoli di lunghe
escursioni durante i miei anni di sciatore, quando il mio progredire era spesso ostacolato da rami o pezzi di
corteccia infilzati dal bastoncino. Nella mia mente questa problematica doveva
essere prevista in un prodotto futuro. La punta doveva essere smussata ma
sufficientemente tagliente da afferrare saldamente addirittura su sentieri
sabbiosi. A quel tempo davo per scontato che i bastoncini da Nordic pole
walking erano solo per terreni boscosi. Come mi sbagliavo! In aggiunta alla
punta volli ridurre la dimensione del puntale perché il puntale largo adatto in inverno, spesso si
incastra nei rovi e sui prati. Volevo assicurarmi che anche questo dettaglio
non disturbasse il cammino del Nordic walker su percorsi stretti attraverso le
foreste. Queste annotazioni conclusero il nostro primo “product development
meeting” della storia del Nordic Pole Walking. Nella stessa occasione, quando
stavo per partire da Vierumäki, Taisto Manninen mi lasciò qualche bastoncino da
testare. Il mio compito era quello di determinare le tre misure base del
bastoncino. Ricordo che a quei tempi il nordic walking non esisteva affatto e
noi dubitavamo fortemente che i commercianti di articoli sportivi sarebbero
stati pronti a inserire un nuovo prodotto con una grande gamma di versioni da
poter scegliere.
Una
volta ripartito cosa successe?
Qualche giorno dopo il nostro incontro, Taisto
mi contattò nuovamente dicendomi che i disegni dei puntali dei bastoncini da
Nordic walking erano pronti, così ci accordammo per un altro incontro e
studiammo i disegni durante un coffee break alla mensa Kaskela del Finnish
Sports Institute. I disegni erano abbastanza soddisfacenti e riproducevano
abbastanza fedelmente il design che era stato creato alcuni giorni prima.
Riuscii a convincere Taisto che ne sarebbe valsa la pena fare un tale
investimento e che il prodotto stesso era buono. Alla fine dell’incontro ci stringemmo la mano
e Taisto mi ricordò ancora una volta di studiare misure alternative dei
bastoncini.
Alcune settimane più tardi il mio cellulare
squillò nel bel mezzo della mia pausa caffè di metà mattinata. Il display
diceva TAISTO EXEL. - “Sono Taisto
dall’Exel, ciao, ho ricevuto il testo che hai scritto per la newsletter
promozionale, grazie, ma hai già completato la tavola delle misure? Questa è
l’unica cosa per avviare la commercializzazione di questo sport”. Io non
ricordavo affatto questa cosa. Comunque risposi: “solo un minuto, mi trovo in
un posto scomodo ora, posso richiamare tra un momento?” Così ci salutammo ed io
immediatamente uscii fuori del capannone che si trovava nel cortile di casa
mia. Presi un po’ di bastoncini che mi aveva lasciato Taisto. Mi guardai
intorno e notai il mio vicino Mr. Pekka Nakari che stava nel cortile e guardava
giocare i suoi bambini. Prima domandai a Pekka se aveva un momento. Lui infatti
aveva tempo, e così due uomini, entrambi alti 190 cm, partirono per il mio
primo test dei bastoncini da nordic pole walking. Noi camminammo un poco e poi
discutemmo sulle nostre reazioni al nordic pole walking. Io annotai come un
registratore e trascrissi i risultati. Avevo un punto di partenza chiaro per
determinare la lunghezza dei bastoncini. Il bastoncino doveva essere più corto
di quello da fondo o dei bastoncini da allenamento su pista che usavano gli
sciatori. Quest’ipotesi relativa alla lunghezza del bastoncino derivava da
un’esperienza già acquisita nel corso delle lezioni di nordic pole walking che
avevo dato.
Marko,
come sei riuscito a determinare la lunghezza esatta dei bastoncini da
utilizzare?
Dopo che avevamo completato il nostro test
sul campo, tornai a casa e mi sedetti al computer. Preparai un grafico basato
sull’altezza dei walkers da 1,5 m fino a 2 m. I bastoncini a mia disposizione
avevano tre differenti lunghezze. Io le determinai a 120, 125 e 130 cm. La varietà su cui si era basato il nostro
test è ancora in uso per determinare il bastoncino da nordic walking.
Comunque non ho avuto il tempo e il modo di
percepire l’importanza del compito che mi era stato dato da svolgere quel
giorno d’inizio estate. Più tardi si tennero anche discussioni divertenti sulla
giusta dimensione dei bastoncini da nordic walking. Occasionalmente discussi su
questo argomento - anche in modo leggermente maligno - quando qualcuno trovava
la visione assoluta della dimensione esatta facendo riferimento alla tavola di
selezione dei bastoncini. Allora io chiedevo la ragione che stava dietro le
loro convinzioni e restavo spesso stupito dal modo fanatico con il quale la
gente motivava la propria posizione in termini scientifici.
Sviluppando questa gamma di misure mi sono
convinto che compiere una cosa
funzionale e pratica in questo mondo non è troppo difficile,
a patto che la gente abbia una chiara visione su ciò che sta cercando.
Quando
sei riuscito ad avere in mano il primo vero bastoncino da nordic walking?
Nell’estate inoltrata del 1997, Exel Oyj
realizzo finalmente il suo primo bastoncino da walking che chiamò “Nordic Pole
Walker”. Io sono stato uno dei primi a ricevere da Taisto il proprio Kit per il mio uso personale. Exel aveva basato
il suo primo vero materiale di marketing sull’articolo che io avevo scritto per
la Suomen Latu. Inoltre la Suomen Latu aveva organizzato diversi eventi
notturni per promuovere l’attività fisica in Finlandia e io feci la mia parte
di lavoro attraverso il Finnish Sports Institute.
A
questo punto possiamo dire che stava partendo il movimento del nordic walking?
Fu proprio così e nell’autunno del 1997 tenni anche qualche lezione di formazione o
piuttosto eventi informativi per i primi veri istruttori di nordic walking.
Il primo inverno già mostrava i segni del
nordic pole walking che diveniva attività fisica per tutto l’anno. Per l’intera
stagione invernale 1997 - 1998 io ed un certo numero di istruttori tenevamo
quotidianamente corsi di nordic pole walking. Questo fu quando si scoprì che le
persone desideravano praticare il nordic pole walking non solo tutto l’anno ma
anche uscendo dalla loro porta di casa.
Quali
furono gli step successivi dello sviluppo a cui partecipasti?
Il passo successivo nel processo di sviluppo
del prodotto Exel Oyj fu di creare un pad per l’asfalto. Una protezione di gomma
da apporre al puntale del bastoncino che rendeva possibile praticare il nordic
walking in città su strade asfaltate.
Inoltre aprimmo gli occhi sul fatto che il
nordic pole walking poteva essere praticato in ogni angolo del mondo, in
qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, perché non dipendeva dalle condizioni
atmosferiche, periodo dell’anno o circostanze.
A quel punto Exel iniziò a studiare questo
aspetto ed inizialmente, rivolse lo sguardo ai mercati europei, primo fra tutti
alla Germania.
Questo
periodo cambiò anche la tua vita professionale se non sbaglio?
In quel periodo fu pubblicato il mio primo
grande articolo di promozione dello sport per la rubrica intitolata “Next step”
che scrissi a quel tempo per la rivista finlandese Seura. Il 1998 divenne l’anno boom per il Nordic pole
walking in Finlandia. Il numero degli entusiasti saltò da quasi zero a più di
cento mila persone che praticavano il Nordic pole walking almeno una volta a
settimana. Il 1998 mi insegnò personalmente molto sul nordic pole walking e io
lo insegnai a mia volta. In quel periodo lavoravo con il Nordic pole walking
tutto il giorno e sette giorni su sette sia all’Istituto che fuori. Stavo
sviluppando dei nuovi metodi e sistemi per insegnare alla gente in modo che
potessero apprendere facilmente e velocemente i segreti del nordic pole walking
in un giorno. Lo sport infatti si diffuse molto velocemente nel paese e fu un
continuo oggetto dei media.
La sessione di formazione basata sul
principio “tutto per niente” così come il completamento del libro di formazione
intitolato From Nordic Pole Walking to Pole Sports (Dal nordic walking allo
sport con i bastoncini), fu un compito impegnativo in quanto dovetti inventare
ogni cosa da zero. Questo periodo mi servì per porre le linee guida per lo
sviluppo dell’attività fisica. Una brochure Sauvakävelystä sauvaliikuntaan
(From Nordic Pole Walking to Pole Sports), pubblicata a mie spese fu completata
nella primavera del 1999. Con l’intenzione di raggiungere altri scopi il libro
fu venduto e pubblicizzato in modo entusiastico. Il libro fu anche usato come
testo per la formazione e per un video sul nordic pole walking realizzato
dalla Suomen Latu Organization.
Il lavoro svolto per la promozione del
nordic pole walking produsse grandi risultati e aiutò a stabilire contatti con
la casa editrice Gummerus. Fin dall’inizio, al nostro primo incontro
nell’ufficio di Gummerus Oy noi decidemmo con il capo redazione Risto Väisänen
di preparare un libro specifico sull’allenamento con i bastoncini e sul Nordic Pole
Walking.
Attraverso numerosi progetti di cooperazione
nell’ambito del Nordic Pole Walking e del Nordic blanding (pattinaggio in linea
con i bastoncini) il mio buon contatto con Exel Oyj divenne ancora più forte.
Successivamente, nel tardo autunno 1999 scrissi e misi insieme un pacchetto di
materiale formativo sul Nordic blanding per Exel e per il Finnish K2 Skate
College. Ogni cosa appariva possibile per dare maggiore popolarità al Nordic
Pole Walking. Nessuno rimase indifferente e si vedevano diversi tipi di persone
che camminavano con i bastoncini. Infatti, uno dei commenti più seri fu: “E’
possibile anche nuotare con i bastoncini?”
A quel
punto cosa accadde?
Nella primavera del 2000 fu fondata L’INWA
(International Nordic Walking Association) e il manager marketing dell’Exel
Oyj, Aki Karihtala, mi invitò ad essere un membro fondatore come pure ad essere
nel consiglio di amministrazione ed anche un Master Trainer
dell’organizzazione. Successivamente stabilii una relazione di lavoro con Exel e così iniziai ad entrare
anche nel settore commerciale come manager del prodotto bastoncini per Exel
Oyj, una posizione che successivamente venne cambiata in manager della linea di
prodotto. Io mi trovai in una situazione splendida perché ero in grado di avere
un impatto nello sviluppo dell’attività fisica in ogni suo singolo aspetto. Per
usare un eufemismo: ne ero entusiasta.
Nel
frattempo però il movimento stava crescendo esponenzialmente?
Si esattamente, infatti il Nordic pole
walking si era sviluppato fino ad arrivare nel 2000 a quasi mezzo milione di
finlandesi che lo praticavano! Date le circostanze fu un grande piacere
pubblicare nel 2001 il primo libro al mondo sul Nordic pole walking così come
prendermi cura dell’alta qualità dei prodotti per gli appassionati di questa
attività fisica.
Nel 2001 e 2002, impiegai molto del mio
tempo per apprendere il mio nuovo incarico all’Exel Oyj e viaggiai molto per la
Finlandia e nel resto del mondo per
partecipare a veri eventi di formazione
sul nordic pole walking organizzati dall’INWA. Le attività dell’INWA furono in
continua evoluzione e nell’agosto del 2002 c’erano già circa 30 master trainer
per il mondo. I risultati di questo lavoro iniziò ad emergere anche a livello
internazionale.
Inoltre un numero di produttori di
attrezzature sportive avevano iniziato ad investire nel mercato. Il Nordic Pole
Walking aveva ottenuto un settore commerciale veramente significativo.
Il 2003 fu l’anno della crescita visibile su
scala internazionale del Nordic Pole Walking. Il numero dei master trainer INWA
si duplicò nella primavera del 2003, raggiungendo circa il numero di 60
formatori. Nel 2003 la maggior parte del mio tempo fu impiegata nel dare
informazioni sul nordic pole walking. I partecipanti ai tour formativi venivavo
dalla Germania, Austria, Italia, Norvegia, Lussemburgo, Estonia, USA, Islanda,
Olanda Inghilterra, Danimarca, Slovenia e Croazia. Così fui totalmente
impegnato a viaggiare.
Ogni evento di formazione in cui si
coinvolgono professionisti dell’educazione fisica di alto livello è
estremamente stimolante e molto educativo per ogni trainer. Grazie alle
discussioni e ai contatti con le diverse culture, e grazie a questi eventi,
sono uscite fuori molte prospettive nuove.
Allo stesso tempo, comunque, bisogna
ammettere che le basi del nordic pole walking non sono cambiate dal 1997. In
quei giorni, una persona che camminava con i bastoncini e con fare allegro,
doveva vergognarsi e nascondersi nelle foreste. Oggi, i sondaggi ci dicono che
nel 2007 solo in Finlandia ci sono 1,5 milioni di appassionati del Nordic Pole
walking. Dato che la popolazione della Finlandia è di 5,2 milioni, ciò
significa più del 20% dei Finlandesi pratica regolarmente il Nordic Pole
Walking per lo meno una volta alla settimana!
Fonti diverse stimano che attualmente ci
sono circa 8 milioni di praticanti del Nordic pole walking nel mondo!
Quando il nordic pole walking incominciò a
muovere I primi passi, in Finlandia lo chiamarono “dementia walking” perché la
gente pensava che chi lo praticava aveva dimenticato gli sci a casa.
Successivamente, il nordic pole walking fu considerato chiaramente una sciocca
assurdità. Oggi questa “follia selvaggia” ha catturato la Finlandia e si espande uniformante per tutto il mondo
dove è praticato da moltissime persone in cerca di un movimento benefico e
salutare.
Marko
come mai hai deciso di lasciare la Finlandia e il tuo lavoro li?
Purtroppo vedevo che lo stress commerciale
che stava nascendo dietro al nordic walking iniziava ad andare oltre i miei
intenti iniziali e non rientrava più nel mio modo di vedere lo sport e
l’attività fisica e ne tantomeno lo sviluppo del nordic walking. Così alcune
coincidenze mi hanno portato in Australia dove ho iniziato una nuova attività
con dei nuovi compagni di avventura con i quali stiamo promuovendo il pole
walking con grande entusiasmo e successo.
Abbiamo creato un nuovo brand che si chiama
“Pole About” per promuovere il vero e originale nordic walking che speriamo di
iniziare ad esportare anche in altri
paesi. Abbiamo già aperto delle nostre strutture in Finlandia, Croazia,
Estonia, Spagna, Gran Bretagna, Polonia e ovviamente Australia. E magari presto
ci vedremo anche in Italia, un paese che mi affascina molto!
Allora
in bocca al lupo per la tua attività e grazie per la tua intervista!
Buone
passeggiate a tutti i nordic walkers italiani!
Marko Kantaneva propone oggi corsi di
formazione e attività di pole walking in Australia tramite la sua nuova
struttura Pole About. Potete visitare il suo sito all’indirizzo: www.poleabout.com dal quale è possibile scaricare anche il suo
libro (in inglese) “Nordic Pole Walking”
Speriamo di avere la possibilità un giorno
di avere Marko Kantaneva qui in Italia. Sarebbe un evento magnifico per tutti
gli appassionati del nordic walking e non farebbe altro che aiutare la
diffusione di questa splendida disciplina!.